da Valentina Venturi | 21 Giu, 2020 | Consigli di lettura, Letture, Libri
Boer Francesco, Troverai più nei boschi. Manuale per decifrare i segni e i misteri della natura, il Saggiatore, Milano 2021
Meijer, Eva, Linguaggi animali. Le conversazioni segrete del mondo vivente, il Saggiatore, Milano 2021
Zovi, Daniele, In bosco. Leggere la natura su un sentiero di montagna, UTET, Milano 2021
Naess, Arne, Siamo l’aria che respiriamo. Saggi di ecologia profonda, Piano B, Prato 2021.
Viola, Alessandra, Speciale, Manlio, Andare per orti botanici, il Mulino, Bologna 2021
Ferrantini, Filippo, Non siamo che alberi. Storie della storia del bosco, effequ, Firenze 2021
Kohn, Eduardo, Come pensano le foreste, nottetempo, Milano 2021
Van Cauwelaert, Didier, Le emozioni nascoste delle piante. Come si esprimono, comunicano e interagiscono i vegetali, Feltrinelli, Milano 2021
Landi, Bianca e Landi, Silvano, Organizzazione e tecnica della lotta contro gli incendi boschivi, Laurus Robuffo, Roma 2002
AA. VV., Alberi, foglie, fiori e semi, Gribaudo, Milano 2020.
AA. VV., Il libro dell’ecologia, Gribaudo, Milano 2019.
Astafieff, Katia, Le incredibili avventure delle piante viaggiatrici, prefazione di Francis Hallé, ADD, Torino 2020.
Bănăduc, Doru, Curtean-Bănăduc, Angela, Pedrotti, Franco, Cianfaglione, Kevin, Akeroyd, John R. (a cura di), Human Impact on Danube Watershed Biodiversity in the XXI Century, Springer, Cham-Berlin-Heidelberg-New York 2020.
Barbiero, Giuseppe, Berto, Rita, Introduzione alla biofilia. La relazione con la natura tra genetica e psicologia, Carocci, Roma 2016.
Berners-Lee, Mike, No planet B. Guida pratica per salvare il nostro mondo, il Saggiatore, Milano 2020.
Bortolotti, Lucio, Gli alberi monumentali d’Italia, ed. ABETE, Roma 1989.
Bortolotti, Lucio, I boschi d’Italia, prefazione di Alfonso Alessandrini, ed. ABETE, Roma 1992.
Buzzati, Dino, Il segreto del bosco vecchio, Mondadori, Milano 2016.
Capra, Fritjof, Mattei, Ugo, Ecologia del diritto. Scienza, politica, beni comuni, Aboca, Sansepolcro 2017.
Capra, Fritjof, Mancuso, Stefano, Discorso sulle erbe. Dalla botanica di Leonardo alle reti vegetali, Aboca, Sansepolcro 2019.
Capra, Fritjof, Luisi, Pier Luigi, Vita e natura. Una visione sistemica, Aboca, Sansepolcro 2020.
Cianfaglione, Kevin (a cura di), L’importanza degli alberi e del bosco. Cultura, scienza e coscienza del territorio, Temi, Trento 2014.
Clauser, Fabio, Clauser, Marina, Piantare alberi. Mille e mille piccoli boschi per rinverdire l’Italia, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1970.
Clauser, Fabio, Romanzo forestale. Boschi, Foreste e Forestali del mio tempo, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2016.
Clauser, Fabio, La parola agli alberi, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2017.
Cognetti, Paolo, Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna, Terre di Mezzo, Milano 2017.
Cognetti, Paolo, Le otto montagne, Einaudi, Torino 2018.
Cognetti, Paolo, Senza mai arrivare in cima. Viaggio in Himalaya, Einaudi, Torino 2019.
Cullinan, Cormac, I diritti della natura. Wild law, Piano B, Prato 2012.
Danon, Marcella, Clorofillati. Ritornare alla Natura e rigenerarsi, Feltrinelli, Milano 2019.
Danon, Marcella, Ecopsicologia. Come sviluppare una nuova consapevolezza ecologica, Aboca, Sansepolcro 2020.
Dartnell, Lewis, Origini. Come la Terra ci ha reso ciò che siamo, il Saggiatore, Milano 2021.
Davidson, Annie, L’albero che è in te. Piccole grandi lezioni per scoprire lo straordinario potere degli alberi, Sonda, Milano 2020.
Defossez, Jean-Marie, Maire, Anne-Laure, Silvoterapia. Il potere benefico degli alberi, il Punto di Incontro, Vicenza 2019.
Del Buono, Zora, Vite di alberi straordinari. Viaggio tra le piante più antiche del mondo, Aboca, Sansepolcro 2020.
Ferrari, Marco Albino, La via del lupo. Nella natura selvaggia dall’Appennino alle Alpi, Laterza, Roma-Bari 2014.
Ferrari, Marco Albino, La via incantata. Nella natura, dove si basta a sé stessi, Ponte alle Grazie, Milano 2020.
Fratus, Tiziano, Interrestràre. Quaderno di meditazioni, Lindau, Torino 2019.
Fratus, Tiziano, Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio, Aboca, Sansepolcro 2020.
Giono, Jean, L’uomo che piantava gli alberi, illustrazioni di Simona Mulazzani, Salani, Milano 2017.
Goethe, Johann Wolfgang, La metamorfosi delle piante e altri scritti sulla scienza della natura, Guanda, Parma 1998.
Green, Jen, La magia e il mistero degli alberi, illustrazioni di Claire McElfatrick, Gribaudo, Milano 2020.
Hadland Davis, Frederick, Miti e leggende del Giappone. Fiori, giardini e alberi, Lindau, Torino 2020.
Hallé, Francis, Ci vuole un albero per salvare la città, prefazione di Francesco Ferrini, Ponte alle Grazie, Milano 2018.
Hallé, Francis, Atlante di botanica poetica, L’ippocampo, Milano 2019.
Hamsun, Knut, Pan, Adelphi, Milano 2001.
Hesse, Hermann, Il canto degli alberi, Guanda, Milano 2018.
Hobbs, Kevin, West, David, La storia degli alberi e di come hanno cambiato il nostro modo di vivere, L’ippocampo, Milano 2020.
Kershenbaum, Arik, Guida galattica per naturalisti. Cosa gli animali ci dicono sull’universo, il Saggiatore, Milano 2021.
Kingsbury, Noel, La magia degli alberi. Viaggio fotografico tra i giganti della terra, fotografie di Andrea Jones, Atlante, Bazzano 2016.
Latour, Bruno, La sfida di Gaia. Il nuovo regime climatico, prefazione di Luca Mercalli, Meltemi, Milano 2020.
Lavrijsen, Annette, Shinrin yoku. Ritrovare il benessere con l’arte giapponese del bagno nella foresta, Giunti, Firenze 2018.
Lugli, Andrea, Conoscere le piante medicinali. Schede pratiche, tante curiosità e suggerimenti utili, Aboca, Sansepolcro 2021.
Macfarlane, Robert, Luoghi selvaggi. In viaggio a piedi tra isole, vette, brughiere e foreste, Einaudi, Torino 2011.
Macfarlane, Robert, Antiche vie. Un elogio del camminare, Einaudi, Torino 2018.
Macfarlane Robert, Montagne della mente. Storia di una passione, Einaudi, Torino 2020.
Maddalena, Paolo, Tassi, Franco, Il diritto all’ambiente. Per un’ecologia politica del diritto, La scuola di Pitagora, Napoli 2020.
Mancuso, Stefano, Viola, Alessandra, Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale, presentazione di Michael Pollan, Giunti, Firenze 2015.
Mancuso, Stefano, Botanica. Viaggio nell’universo vegetale, Aboca, Sansepolcro 2017.
Mancuso, Stefano, La pianta del mondo, Laterza, Roma-Bari, 2020.
Millman, Lawrence, Funghipedia. Miti, leggende e segreti dei funghi, il Saggiatore, Milano 2020.
Miyazaki, Yoshifumi, Shinrin-yoku. La teoria giapponese del bagno nella foresta per ritrovare il proprio equilibrio, Gribaudo, Milano 2018.
Moresco, Antonio, Canto degli alberi, Aboca, Sansepolcro 2020.
Muir, John, Una tempesta di vento nella foresta, La Vita Felice, Milano 2019.
Muir, John, Andare in montagna è tornare a casa. Saggi sulla natura selvaggia, Piano B, Prato 2020.
Naess, Arne, Introduzione all’ecologia, ETS, Pisa 2016.
Nüsslein-Volhard, Christiane, L’incanto degli animali. Bellezza ed evoluzione, il Saggiatore, Milano 2020.
Onfray, Michel, Thoreau. Vivere una vita filosofica, Ponte alle Grazie, Milano 2019.
Pedrotti, Franco, Cartografia geobotanica, Pitagora, Bologna 2004.
Pedrotti, Franco, I pionieri della protezione della natura in Italia, Temi, Trento 2013.
Pogue Harrison, Robert, Giardini. Riflessioni sulla condizione umana, Fazi, Roma 2017.
Pollan, Michael, La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante, il Saggiatore, Milano 2014.
Powers, Richard, Il sussurro del mondo, La nave di Teseo, Milano 2019.
Quammen, David, Alla ricerca del predatore alfa, Adelphi, Milano 2020.
Rigoni Stern, Mario, Arboreto salvatico, Einaudi, Torino 2015.
Ruiu, Domenico, Montagne e foreste della Sardegna, Ilisso, Nuoro 2019.
Sandal, Massimo, La malinconia del mammut. Specie estinte e come riportarle in vita, il Saggiatore, Milano 2019.
Scaglia, Valentina, Wilderness in Italia. A piedi nei luoghi del silenzio, Hoepli, Milano 2016.
Sheldrake, Merlin, L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi, Marsilio, Venezia 2020.
Silverstein, Shel, L’albero, Salani, Milano 2014.
Snyder, Gary, Nel mondo poroso. Saggi e interviste su luogo, mente e wilderness, Mimesis, Milano-Udine 2013.
Snyder, Gary, Nel mondo selvaggio. Andata e ritorno tra i luoghi incontaminati della natura in cerca della natura incontaminata dell’uomo, Lindau, Torino 2021.
Tassi, Franco, Avventura parco. Gli anni d’oro del Parco Nazionale d’Abruzzo, a cura di Francesco Mossolin, Stella Mattutina Edizioni, Scandicci 2020.
Tassi, Franco, Nel mondo degli insetti. Meraviglie del microcosmo, Stella Mattutina Edizioni, Scandicci 2021.
Tesson, Sylvain, Nelle foreste siberiane, Sellerio, Palermo 2012.
Tesson, Sylvain, Sentieri neri, Sellerio, Palermo 2018.
Tesson, Sylvain, La pantera delle nevi, Sellerio, Palermo 2020.
Thoreau, Henry David, Mirtilli o L’importanza delle piccole cose, Lindau, Torino 2018.
Thoreau, Henry David, Tra cielo e terra. Appunti e riflessioni sugli uccelli, Piano B, Prato 2018.
Thoreau, Henry David, Io cammino da solo. Journal 1837-1861, Piano B, Prato 2020.
Thoreau, Henry David, Una passeggiata d’inverno, illustrazioni di Rocco Lombardi, La Nuova Frontiera, Roma 2020.
Tompkins, Peter, Bird, Christopher, La vita segreta delle piante, il Saggiatore, Milano 2020.
Viola, Alessandra, Flower power. Le piante e i loro diritti, Einaudi, Torino 2020.
Wollheben, Peter, Il bosco. Istruzioni per l’uso, Garzanti, Milano 2021.
Zovi, Daniele, Autobiografia della neve. Le forme dei cristalli, la fine dei ghiacciai e altre storie, UTET, Milano 2020.
Alessandrini, Alessandro, Pensare il Bosco, ed. ABETE, 1993.
Anthony, Lawrence, L’uomo che parlava agli elefanti. La storia straordinaria di un branco di elefanti e dell’uomo che li ha guidati verso la libertà, Piano B, Prato 2020.
Associazione Patriarchi della Natura in Italia (a cura di), Alberi straordinari d’Italia, Bruno Mondadori, Milano 2018.
Barbiero, Giuseppe, Ecologia affettiva. Come trarre benessere fisico e mentale dal contatto con la natura, Mondadori, Milano 2017.
Borgna, Irene, Profondo verde. Un’etica per l’ambiente tra decrescita e «deep ecology», Mimesis, Milano-Udine 2010.
Borgna, Irene, Oreiller, Louis, Il pastore di stambecchi. Storia di una vita fuori traccia, Ponte alle Grazie, Milano 2018.
Brosse, Jacques, Mitologia degli alberi, BUR, Milano 1994.
Caffo, Leonardo, Fragile umanità. Il postumano contemporaneo, Einaudi, Torino 2017.
Caffo Leonardo, Quattro capanne o della semplicità, Nottetempo, Milano 2020.
Cattabiani, Alfredo, Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante, Mondadori, Milano 2017.
Dalla Casa, Guido, L’ecologia profonda. Lineamenti per una nuova visione del mondo, Mimesis, Milano-Udine 2011.
D’Amicis, Bruno, Esposito, Umberto, Il Segreto dei Giganti, Edizioni del Parco, Pescasseroli 2018.
Favero, Paola, Carniel, Sandro, C’era una volta il bosco. Gli alberi raccontano il cambiamento climatico: sarà una pianta a salvarci?, Hoepli, Milano 2019.
Fedi, Bruno, Corsini, Maurizio (a cura di), L’errore antropocentrico. Uomo-natura-altri viventi. Con un’intervista a Dacia Maraini, Mimesis, Milano-Udine, 2019.
Fratus, Tiziano, L’Italia è un bosco. Storie di grandi alberi con radici e qualche fronda, Laterza, Roma-Bari 2016.
Fratus, Tiziano, I giganti silenziosi. Gli alberi monumento delle città italiane, Bompiani, Milano 2017.
Fratus, Tiziano, Manuale del perfetto cercatore d’alberi, Feltrinelli, Milano 2017.
Fratus, Tiziano, Il bosco è un mondo. Alberi e boschi da salvaguardare in Italia, Einaudi, Torino 2018.
Fratus, Tiziano, Il libro delle foreste scolpite. In viaggio tra gli alberi a duemila metri, Laterza, Roma-Bari 2018.
Fratus, Tiziano, Giona delle sequoie. Viaggio tra i giganti rossi del Nord America, Bompiani, Milano 2019.
Haskell, David George, La foresta nascosta. Un anno trascorso a osservare la natura, Einaudi, Torino, 2014.
Haskell, David George, Il canto degli alberi. Storie di grandi connettori naturali, Einaudi, Torino 2018.
Hill, Julia Butterfly, La ragazza sull’albero. Diario di una vittoria: 738 giorni su una sequoia per salvare la foresta, Terra Nuova Edizioni, Firenze 2018.
Kopenawa, Davi, Bruce, Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami, Nottetempo, Milano 2018.
Küster, Hansjörg, Storia dei boschi. Dalle origini a oggi, Bollati Boringhieri, Torino 2019.
Leopold, Aldo, Pensare come una montagna. A Sand County Almanac, Piano B, Prato 2019.
Li, Quing, Shinrin-yoku. Immergersi nei boschi. Il metodo giapponese per coltivare la felicità e vivere più a lungo, Rizzoli, Milano 2008.
Mancuso, Stefano, Plant revolution. 1, Giunti, Firenze 2017.
Mancuso, Stefano, L’incredibile viaggio delle piante, Laterza, Roma-Bari 2018.
Mancuso, Stefano, La nazione delle piante, Laterza, Roma-Bari 2019.
Maroè, Pietro, La timidezza delle chiome, Rizzoli, Milano 2017.
Maroè, Pietro, L’azzurro infinito degli alberi. Storie di boschi monumentali e di piccole foreste in giro per l’italia, Rizzoli, Milano 2018.
McNeill, John R., Engelke, Peter, La grande accelerazione. Una storia ambientale dell’Antropocene dopo il 1945, Einaudi, Torino 2018.
Morizot, Baptiste, Sulla pista animale, Nottetempo, Milano 2020.
Perullo, Nicola, Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente, Mimesis, Milano-Udine 2020.
Schickhofer, Matthias, Unser Urwald. Die letzten wilden Wälder im Herzen Europas, Brandstätter, Wien – München 2015.
Pakenham, Thomas, Grandi alberi del mondo, De Agostini, Milano 2011.
Pogue Harrison, Robert, Foreste. L’ombra della civiltà, Garzanti, Milano 1995 (in corso di ripubblicazione presso Castelvecchi).
Rollando, Ferdinando, Il cielo di Kabul. La storia del mullah dello sci, il Melangolo, Genova 2018.
Tassi, Franco, Alberi sacri. Patriarchi verdi da salvare, Stella Mattutina Edizioni, Scandicci 2018.
Tassi, Margherita, Tassi, Franco, Alla scoperta dei patriarchi arborei. Verdi incontri, Stella Mattutina Edizioni, Scandicci 2019.
Thoreau, Henry David, Camminare, Mondadori, Milano 2009.
Thoreau, Henry David, Walden ovvero Vita nei boschi, pref. di Paolo Cognetti, Einaudi, Torino 2015.
Thoreau, Henry David, Ascoltare gli alberi, Garzanti, Milano 2018.
Tomatis, Francesco, Filosofia della montagna, Bompiani, Milano 2005.
Tomatis, Francesco, La via della montagna, Bompiani, Milano 2019.
Zovi, Daniele, Alberi sapienti, antiche foreste. Come guardare, ascoltare e avere cura del bosco, UTET, Milano 2018.
Zovi Daniele, Italia selvatica. Storie di orsi, lupi, gatti selvatici, cinghiali, lontre, sciacalli dorati, linci e un castoro, UTET, Milano 2019.
Zovi Daniele, Ale e Rovere. Il fantastico viaggio degli alberi, De Agostini, Milano 2020.
Wohlleben, Peter, La vita segreta degli alberi, Macro, Cesena 2016.
Wohlleben, Peter, La saggezza degli alberi, Garzanti, Milano 2017.
Wohlleben, Peter, La saggezza del bosco, Garzanti, Milano 2018.
Wohlleben, Peter, La saggezza degli animali, Garzanti, Milano 2019.
Wohlleben, Peter, La rete invisibile della natura, Garzanti, Milano 2020.
da Valentina Venturi | 20 Giu, 2020 | Boschi urbani
Non basta una coscienza ambientale. Non c’è cambiamento senza conoscenza e senza conoscenza non si fanno scelte coraggiose
Daniele Zavalloni, Geografo, Segretario associazione GUFI
- La necessità di acqua e aria pulite
Il Guardian, in un editoriale della caporedattrice Katerina Viner[1] pubblicato in autunno del 2019, ha dichiarato che il temine “cambiamento climatico” non ha la forza per descrivere la drammaticità del momento: di fatto il termine non chiarisce le conseguenze delle scelte che l’umanità ha fatto nel passato. È più chiaro parlare di “collasso climatico” che, di fatto, è già in atto da molti anni. Quello che stiamo subendo è il nuovo clima con il quale dobbiamo convivere e bisogna procedere, nel poco tempo rimasto, a una drastica riduzione delle emissioni dei gas serra e all’estrazione dall’atmosfera di quanto vi è stato immesso in eccesso rispetto alle capacità portanti del Pianeta. Concordiamo pienamente con la scelta del Guardian! Non sappiamo cosa possa riservarci l’imminente futuro; anche se i segnali sono evidenti e inequivocabili.
Ma di là di ogni cambiamento climatico, l’uomo, ognuno di noi, ha due necessità alle quali non può rinunciare perché sono vitali e irrinunciabili: il bisogno di aria pulita e di acqua pulita. Questi due beni, tuttavia, sono sempre meno disponibili per le nostre città.
Gli unici esseri viventi che possono produrre aria pulita e acqua pulita in grande quantità, oltre ad assorbire rapidamente anidride carbonica, sono i vegetali, e questa produzione si manifesta in quantità decrescente a seconda che si considerino gli alberi, gli arbusti e le piante erbacee.
Questa funzione viene svolta in modo preponderante da una copertura forestale adeguatamente strutturata, che si connota funzionalmente/strutturalmente come “ecosistema[2]”, senza nulla togliere al ruolo che svolgono le alberature stradali o agli alberi dei parchi urbani, anch’essi importanti, ma che non costituiscono un ecosistema.
L’ecosistema in quanto tale non ha bisogno di nessuna manutenzione. Solo un rimboschimento – ecosistema artificiale di natura forestale – nella fase iniziale di impianto può avere necessità di manutenzione, in particolare quando piantiamo gli alberi provenienti da vivaio. Prelevare piante nate in vivaio è una soluzione che di solito si adotta per accelerare i “tempi” di formazione di un ecosistema forestale, anche se molte volte è solo un’illusione; di fatto, se avessimo tempo di aspettare, il bosco arriverebbe da solo.
Sappiamo benissimo che il “tempo non lo possediamo” ma possiamo solo “vivere il tempo”, ed è per questa ragione che riteniamo sia importante raccogliere semi di specie forestali, per realizzare le fasce boscate periurbane, mentre “viviamo il tempo”.
Sono i parchi urbani che hanno necessità di “manutenzione” cioè di cura, di attenzione affinché possiamo frequentarli agevolmente, anche da parte persone con disabilità; alla stessa maniera, anche se per altre ragioni, hanno bisogno di attenzione ed eventualmente di manutenzione le alberature stradali, e soprattutto hanno bisogno di esperti che smettano di adottare la pratica della castrazione delle medesime gabellandola per potatura, pratica che è all’origine, in molti casi, della instabilità e della pericolosità delle piante.
Una città con un’adeguata dotazione di alberi beneficia di tutti i vantaggi che questi possono apportare, a cominciare dall’effetto tampone nei confronti della temperatura che durante l’estate può ridurre di 4 C° rispetto alle zone aperte mentre in inverno può innalzare in egual misura le temperature mitigando i rigori della stagione.
Ma è sulla qualità dell’aria e dell’acqua che si manifestano gli effetti più consistenti. L’aria è depurata delle particelle inquinanti che sono intrappolate e trattenute dalla superficie scabrosa o pelosa delle foglie e, in molti casi, assorbite dalle piante in cui il cosiddetto “scambio gassoso” con l’atmosfera è continuo; così come sono ininterrotti l’assorbimento di CO2 e la cessione di ossigeno.
L’acqua è depurata a livello di radici, sia direttamente a opera della componente microbica del suolo e simbionte – basti pensare alla fitodepurazione delle acque reflue – sia attraverso i processi evapotraspirativi. Ma gli alberi, con il suolo e con le comunità viventi in esso contenute, svolgono anche una fondamentale azione di regolazione del ciclo dell’acqua, regimandola quando è in eccesso, conservandola e, addirittura, rendendola disponibile quando scarseggia in presenza di eventi meteorici ridotti o nulli quali la pioggia o la neve.
Tra i servizi ecosistemici che gli alberi svolgono ci sono quelli che incidono sulla salute fisica e sulla salute psichica, e i cittadini dovrebbero fare proprio questo messaggio che è prima di tutto un messaggio culturale, leggendo con un occhio e un’attenzione diversa la presenza dell’albero in tutti i luoghi possibili, per il loro apporto alla qualità di vita della città.
Pertanto, è possibile dare una risposta concreta alla necessità/esigenza di acqua e aria pulita nelle nostre città attraverso la realizzazione di fasce boscate periurbane.
Nell’accezione comune, il bosco è collocato in montagna, che è ritenuto il luogo per eccellenza per ospitare questi ecosistemi, ed è quasi sempre lontano dalla città.
Culturalmente il bosco è distante dal pensiero del “cittadino”, non gli appartiene e difficilmente è accettabile, addirittura non pensabile come “unità strutturale” in ambiente periurbano.
Solitamente, il bosco è il luogo delle vacanze estive, delle passeggiate lungo i sentieri ben segnati dai quali guardiamo il bosco a distanza, forse perché di fatto non abbiamo il coraggio ad entrarvi in contatto perché suscita paura.
Pertanto la progettazione e la costruzione di fasce boscate periurbane necessitano, preliminarmente, di quattro condizioni, tutte di natura culturale, condizioni che sono imprescindibili affinché l’intervento possa attuarsi e durare nel tempo:
- La prima condizione: riguarda il coinvolgimento della Pubblica Amministrazione che deve avere il coraggio di farsi carico della scelta di realizzare le fasce boscate periurbane, in quanto l’intervento deve essere prima di tutto di natura pubblica.
Quando affermiamo che ci vuole coraggio ci riferiamo al “coraggio culturale”, perché l’unico rischio che la Pubblica Amministrazione può correre realizzando le fasce boscate periurbane è quello di migliorare l’ambiente circostante la città. Ma non sarà solo la città che ne trarrà beneficio! È arrivato il momento storico del fare con interventi strutturali, mentre purtroppo, troppe volte, si ascoltano solo slogan.
Si fa a gara per vedere chi la spara più grossa: “Pianteremo 4.500.000 (quattro milioni cinquecentomila) piante!” Qualche altro alza il tiro: “Pianteremo 60.000.000 (sessanta milioni) di piante”. Nessuno però che sappia dire dove verranno piantati gli alberi, ma soprattutto quando saranno piantati, come saranno accuditi nelle fasi iniziali di attecchimento e di crescita, come saranno difesi; piccoli dettagli di non poco conto! Rischiano di essere slogan privi di progettualità. Slogan oltre tutto pericolosi quando vengono lanciati da chi propugna il taglio degli alberi adulti esistenti per bruciarli nelle centrali elettriche a biomasse, dicendo che “tanto ne piantiamo di nuovi”.
- La seconda condizione: si riferisce all’interazione tra pubblica amministrazione e cittadinanza/opinione pubblica. Infatti, le scelte di chi amministra una città sono condizionate dalle richieste che un’opinione pubblica ben informata (noi cittadini) riesce a esprimere. Affinché la richiesta sia accolta, deve essere manifestata a piena voce e soprattutto deve essere corale. Se manca la coralità il progetto di fasce boscate periurbane rimane il pensiero/desiderio di pochi. Ma è pur vero che un progetto prima che diventi tale va sognato.
- La terza condizione: prevede che l’opinione pubblica sia in grado di formulare una richiesta articolata e motivata. Qui l’ingranaggio si blocca, perché spesso l’opinione pubblica non ha avuto modo di informarsi a sufficienza. Purtroppo, è noto che l’uomo ha paura del bosco e ciò è dovuto a un’intensa dose di pregiudizi/disinformazioni che sono duri a morire. È una paura che parte da molto lontano, ma che non porta da nessuna parte! Può essere l’occasione interessante per un nuovo processo selvi- culturale, per una cultura del bosco che deve riguardare primariamente gli esperti del settore e poi tutti noi cittadini non esperti ma che dal bosco traiamo benefici.
- La quarta condizione: riguarda la conoscenza che è necessaria per fare scelte coraggiose!
Occorre un impegno notevole per informarsi, per documentarsi; tutto ciò diventa più facile se siamo curiosi, perché è dalla curiosità che nasce la voglia di capire. Può essere la stessa Pubblica Amministrazione che ha a cuore il bene comune a incaricarsi di fare formazione/cultura affinché il buon cittadino sia in grado di fare scelte e richieste motivate.
I dati elaborati dall’ISPRA sul consumo di suolo nel nostro Paese sono impressionanti e il mondo della scienza fa appello perché si arresti la tendenza a peggiorare la situazione esistente. È ormai tempo di porre termine alle espansioni urbanistiche delle città, delle periferie, dei centri commerciali, delle aree industriali, delle aree artigianali. Queste coperture artificiali della terra impediscono la depurazione naturale delle acque, la ricarica delle falde idriche, e per contro nel corso delle piogge si verificano sovraccarichi dei sistemi fognari e la crisi delle capacità ricettive dei depuratori cittadini.
- PER MEGLIO QUALIFICARE IL PROGETTO: I CONTENUTI STRUTTURALI E FUNZIONALI
La realizzazione delle fasce boscate periurbane possono generare effetti benefici così sinteticamente elencati:
- sulla salubrità dell’aria;
- sulla regolazione del ciclo dell’acqua;
- sulla salute psichica e sulla salute fisica;
- sulla socialità in genere;
- sul miglioramento estetico e funzionale della periferia;
- sulla bellezza del paesaggio;
- sulla difesa/promozione della biodiversità nella sua massima espressione (api comprese).
Le fasce boscate periurbane trovano un valido supporto e completamento anche dalla realizzazione dei “boschi ripariali” quelli lungo i corsi d’acqua. Per raggiungere questo obiettivo è importante e irrinunciabile la riappropriazione del demanio fluviale da parte della Pubblica Amministrazione Regionale in funzione della costituzione della copertura forestale negli ambiti circostanti ai corsi d’acqua tutto ciò in funzione:
- dell’aumento dei tempi di corrivazione[3] delle acque meteoriche;
- della formazione di fasce tampone che intercettano il materiale in sospensione che proviene dall’erosione superficiale dei terreni durante gli eventi meteorici di forte intensità;
- della stabilizzazione delle sponde fluviali da frane e dissesti;
- del ripristino delle “reti ecologiche[4]” naturali, e se progettati in ambito di bacino idrografico possono collegare paesi e città tra la sorgente e la foce;
- dell’incremento della biodiversità vegetale e animale: quest’ultima componente svolge un forte potere comunicativo esaltando la bellezza dell’ambiente naturale;
- dell’aumento delle capacità di autodepurazione naturale dei corsi d’acqua, in aderenza alle finalità della Direttiva Quadro sulle Acque (Dir. 60/2000/CE) e del Testo Unico in Materia Ambientale (D. Lgs 152/06)
- del restauro del paesaggio, in aderenza all’art. 9 della Costituzione.
Si sottolinea che la ricostituzione di adeguate fasce boscate tampone lungo i corsi d’acqua costituisce un provvedimento che richiede modesto impegno di risorse economiche e i cui risultati sono assai rapidi, nell’ordine di pochi anni, dal momento che la vegetazione delle aree umide è a velocissimo accrescimento.
È importante ribadire che le fasce boscate periurbane sono fortemente correlate con la salute dell’ambiente e la salubrità dell’aria e pertanto contribuiscono alla formazione di una buona socialità e, in particolare, nella periferia delle città che spesso è soggetta a degrado.
Gli interventi forestali fino ad ora proposti possono generare un interessante effetto positivo anche per l’economia, sia direttamente sia indirettamente risparmiando sulle spese sanitarie per merito di un ambiente più sano, e creando posti di lavoro. È l’unico caso in cui, incrementando il patrimonio vegetale, possiamo parlare di effettivo “sviluppo sostenibile” senza cadere in un ossimoro.
La realizzazione delle “fasce boscate periurbane” determinano posti di lavoro in diversi settori:
- per la realizzazione di vivai forestali per avere la materia prima per gli interventi di forestazione;
- per la raccolta dei semi provenienti da boschi da seme da utilizzare per i vivai forestali;
- per la realizzazione/formazione e la manutenzione dei vivai forestali;
- per la bonifica delle aree degradate e successivamente per intervenire con l’attività di forestazione;
- per gli interventi di manutenzione nei parchi urbani e sulle alberature stradali;
- per la realizzazione di corsi di formazione per vivaisti;
- per la realizzazione di corsi di formazione per manutentori delle aree verdi urbane in generale, ovviamente con una cultura nuova della manutenzione del verde nella città.
- per una diagnosi anche strumentale, scientificamente corretta, dello stato fitosanitario del patrimonio arboreo che eviti l’abbattimento ingiustificato di alberi sani che non costituiscono un pericolo.
- I TEMPI PER INTERVENIRE E LE MODALITA’ DI INTERVENTO
Questo nuovo processo di miglioramento di qualità della vita delle città e di mitigazione del nuovo clima caratterizzato, tra l’altro, da “isole di calore” responsabili di innumerevoli decessi prematuri, necessita di interventi di diversa natura:
- a livello giuridico con la revisione di alcune leggi nazionali/regionali e regolamenti comunali;
- modificando il “concetto di sicurezza” che costringe i Sindaci a fare capitozzare gli alberi in ambito urbano in quanto responsabili di eventuali cadute di piante;
- definendo la responsabilità dei pubblici amministratori,
- definendo la responsabilità dei cittadini nei confronti di ambienti naturali, semi naturali e urbani in particolare per quanto riguarda i parchi o i singoli alberi.
Siamo consapevoli che, per ciò che abbiamo scritto in premessa, i progetti necessitano di tempi lunghi per la loro realizzazione, ma purtroppo in questo contesto storico occorre abbreviare i tempi di intervento; è inammissibile pensare a un “periodo di interventi sperimentali” come è raccontato/riportato nel Decreto-legge n. 111[5] del 14 ottobre 2019, e che solo dopo la sperimentazione si potrà dare seguito a eventuali interventi strutturali. Le scienze forestali nel nostro Paese sono mature e beneficiano di decenni di ricerche e di sperimentazioni che ci consentono di agire da subito nel restauro ambientale.
È necessario che si passi dalla fase di sperimentazione alla fase di progettazione esecutiva che deve prevedere il coinvolgimento di tutto il territorio nazionale; ma siccome stiamo parlando alle amministrazioni locali chiediamo che esse intervengano sul processo in atto con progetti che incidano strutturalmente sul proprio territorio. È ovvio che ogni amministrazione locale deve fare la propria parte, con un progetto che deve riguardare tutto il territorio amministrato.
È necessario pertanto definire:
- dove collocare le fasce boscate periurbane: è condizione necessaria e irrinunciabile localizzare in modo puntuale, su cartografia di dettaglio, le aree da dedicare agli interventi per la realizzazione di fasce boscate periurbane;
- quando iniziare l’intervento di forestazione: è condizione necessaria e irrinunciabile stabilire i tempi di intervento, perché l’utilizzo delle piante è condizionato dalla loro ciclo biologico. Infatti, i tempi per l’intervento sono ben precisi e prudenzialmente si indicano da novembre a marzo durante la fase del fermo vegetativo.
- quale materiale utilizzare: è condizione necessaria e irrinunciabile utilizzare materiale vegetale (erbaceo, arbustivo, arboreo) tipico del territorio di intervento, della vegetazione potenziale spontanea del luogo e prelevato quanto più vicino possibile al luogo dell’operazione e pertanto è necessario pensare a costituire per tempo vivai forestali.
Ciò richiede l’implementazione delle quattro fasi descritte nella parte iniziale, con il sostegno attivo della pubblica opinione che divenga subito parte attiva nel chiedere questi interventi strutturali. Purtroppo i processi culturali hanno di solito tempi molto lunghi, pertanto anche in assenza di stimoli dal basso è necessario che la pubblica prenda l’iniziativa svolgendo un ruolo di promozione culturale.
Le iniziative della pubblica amministrazione per sviluppare fasce boscate periurbane e il processo formativo/culturale dell’opinione pubblica devono partire fin da oggi e camminare in parallelo affinché i risultati siano concreti e soprattutto duraturi.
[1] L’ExtraTerrestre supplemento a “Il Manifesto”, 2 dicembre 2019, pp.72-73
[2] Ecosistema = L’ecosistema è l’unità ecologica fondamentale, formata da una comunità di organismi viventi in una determinata area (biocenosi) e dallo specifico ambiente fisico (biotopo), con il quale gli organismi sono legati da complesse interazioni e scambi di energia e di materia. Un ecosistema comprende diversi habitat e differenti nicchie ecologiche. L’habitat è il luogo fisico dove un animale o una pianta vivono normalmente, in genere caratterizzato da una forma vegetale o da un aspetto fisico dominante (per esempio, un corso d’acqua o una foresta). La nicchia ecologica è il ruolo ecologico, o “funzione”, che ogni specie occupa all’interno di un habitat, cioè è uno spazio che include tutti gli aspetti dell’esistenza di quella specie. Per esempio, una nicchia ecologica è definita dalle esigenze alimentari, dalle abitudini di vita e dalle interazioni della specie considerata con altre specie, oltre che dalle condizioni climatiche e chimico-fisiche. La nicchia ecologica è unica per ogni specie.
Tratto da: http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/biologia/Organismi-e-ambiente/Fondamenti-di-ecologia/L-ecosistema.html (Ultima ricerca il 12/12/2019)
[3] Tempo di corrivazione = è il tempo che impiega la pioggia, cadendo a terra, per raggiungere il corso d’acqua più vicino.
[4] Malcevschi S., Bisogni L.C., Gariboldi A., 1996 – Reti ecologiche ed interventi di miglioramento ambientale. Il Verde Editoriale
[5] DECRETO-LEGGE 14 ottobre 2019, n. 111. Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.
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